#12 coraggio.

10/09 h 23.08 "Al centro DCA mi sono sentita "non abbastanza malata". Io però lo dico sinceramente, sono talmente tanti anni che sfinisco questo fisico che ho sempre più paura mi abbandoni da un momento all'altro. Ovviamente paura per chi resta, per chi farei soffrire, a chi lascerei il fardello di non essere stato abbastanza d'aiuto, abbastanza capace da tenermi fra loro. Non so come spiegarlo che quella che indosso è una maschera, che amo la vita, sì, che adoro divertirmi, che ho tanti sogni e tanti buoni propositi, ma mi sto uccidendo da anni. Sto riuscendo a capirlo più chiaramente negli ultimi tempi, sto davvero male, quel senso di inadeguatezza, gli scatti d'ira, la voglia di piangere, voler dormire e non fare nient'altro, gli sbalzi d'umore e tutti i rapporti personali che vanno a rotoli..la necessità di sparire, non esistere. Mi sento in difficoltà, sento che pesa tutto, il lavoro, le persone, il mio corpo, il mio carattere. Mi odio, odio non riuscire a mantenere la calma, a fare l'indifferente, odio le mie abbuffate, odio vomitare, odio essere letteralmente compatita.." E' stato un periodo brutto. Scrissi queste righe e non pubblicai. E' passato. Nel senso che ho cominciato un nuovo farmaco, mi sono tranquillizzata un attimo, ho rivisto la psichiatra dopo mesi che cercavo di contattarla dicendole che ero abbastanza disperata. Credo abbia capito come sto, ha notato che ho perso peso, che sono cupa, era quello che volevo. Oggi mi sono pesata, non vedevo quel numero dall'università. All'epoca non feci nemmeno in tempo ad appuntarlo da qualche parte da quanto stetti male per raggiungerlo. E' stato breve ma intenso. All'università mi occupavo solo di mangiare, vomitare, andare a lezione o in tirocinio, dare esami, bombardarmi di lassativi e diuretici e svenire anche da seduta. Ora dev'essere cambiato qualcosa, l'addamento del corpo umano è davvero spaventoso. in tutto questo sono in lista per il ricovero..era una vita che aspettavo questo momento. vi bacio.

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